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Il coniglietto di Natale, Olga Lecaye, Nadja, Babalibri


Collana
Dimensioni
30,5 x 22,5 cm
Pagine
40
Data uscita
1 ottobre 2000
EAN
9788883620232
Prezzo
14.00 €

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Nadja, Olga Lecaye

Il coniglietto di Natale


Tutto è pronto per il Natale e i coniglietti aspettano solo di alzarsi dal letto per aprire i loro regali ma… a quanto pare durante la notte c’è stata un’abbondante nevicata e Babbo Natale non è riuscito a trovare la loro casa. Nemmeno un regalo sotto l’albero! Che fare? Coniglietto decide di partire per andare alla ricerca di Babbo Natale. Il freddo è pungente e Coniglietto avanza faticosamente nella neve quando vede un topolino in pericolo; lo salva e insieme continuano il viaggio. È poi la volta di un pettirosso intirizzito dal freddo; Coniglietto gli dà premuroso un biscotto e l’uccellino svolazzando felice si unisce alle ricerche, quando ecco all’orizzonte la casa di Babbo Natale…


Traduzione: Anna Morpurgo



Autore

Nadja

Nasce nel 1955 ad Alessandria d’Egitto, da madre russa – la pittrice Olga Lecaye – e padre libanese, medico. Trascorre la sua infanzia tra la Francia e il Libano, tra gli studi per corrispondenza e le storie raccontate e illustrate dalla madre. Nel 1989, con “Cane blu”, vince il Premio Totem del Salon du livre de jeunesse di Montreuil. Seguono molti altri albi illustrati, con uno stile espressionista innovatore che si esprime con forza nelle immagini dipinte a tutta pagina. Si diverte a scrivere e illustrare libri a quattro mani con sua madre o con suo fratello Grégoire Solotareff. Vive a Parigi, dove divide il suo tempo tra la pittura e l’illustrazione.

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Illustrazioni

Lecaye Olga

Nasce a Parigi nel 1916 da genitori russi. Dopo essere cresciuta in una splendida casa vicino a Soissons, studia storia dell’arte a Parigi per poi trasferirsi prima ad Alessandria d’Egitto e in seguito a Beirut. Collabora come illustratrice con varie riviste francesi tra cui “Orient” e “Safa”, prima di fondare lei stessa una rivista per bambini. Torna in Francia intorno al 1960, vive a pochi chilometri da Parigi e si dedica al disegno, alla pittura e al giardinaggio. Crea diversi albi illustrati in collaborazione con i suoi figli Grégoire Solotareff e Nadja. Ha sempre avuto una predilezione per le foreste e le storie di solitudine e amicizia. Muore a Meulan-en-Yvelines nel 2004.

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